L'errore dell'Europa: colpire il settore armiero non fermerà il terrorismo
Proposta Commissione UE per la variante in itinere alla direttiva Europea sulle armi (477/91):
occupazione, PIL e diritti civili gravemente minacciati
Il clima di terrore scaturito dagli attentati terroristici di Parigi e dei recenti tragici eventi di cronaca, con la conseguente ondata emotiva che ne è scaturita, sembra aver innescato una deriva pericolosa all’interno della Commissione Europa guidata da Jean Claude Juncker.
Nel tentativo di ripristinare calma e autorità in un continente scosso dalla facilità con la quale i terroristi hanno agito, la Commissione ha presentato la proposta 2015/0269
indicando come obiettivi la lotta al terrorismo, e la limitazione del numero di omicidi e suicidi commessi con le armi da fuoco in Europa (di fatto al 237° posto come causa di morte secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Il 10 giugno il Consiglio Europeo - con una procedura che non ha precedenti - oscurando le riprese video dei lavori e allontanando i giornalisti presenti, ha deciso di proporre che tutti i paesi UE impongano ai propri cittadini la proibizione di molte tipologie di armi oggi utilizzate per lo svolgimento delle attività sportive, difesa e caccia
Secondo tale proposta le armi oggi legalmente detenute verrebbero in diversi casi sequestrate senza alcun indennizzo per cittadini, commercianti e fabbricanti, in aperto contrasto con le leggi dei paesi membri (e, per esempio, con i principi della nostra Costituzione). La proposta prevede persino la possibilità che siano private delle armi di servizio le guardie giurate e gli appartenenti alla riserva degli eserciti che la prevedono nel loro modello di difesa nazionale.
IL COMUNICATO PER INTERO A FIRMA DEL PRESIDENTE
PIERANGELO PEDERSOLI ( nella foto )a questo link
http://www.conarmi.org/…/news_f…/ComunicatoStampaConArmI.pdf