REGNO D'ITALIA - I VETTERLI
bersaglieri a PORTA PIA nel 1870 il 20 di settembre entrarono con i CARCANO m.1860 a retrocarica ad ago e cartuccia combustibile, dopo essere stati presi a fucilate dai papalini armati di REMINGTON ROLLING BLOCK a munizione metallica. Per uno stato povero come il Piemonte allargato all’Italia poteva anche essere stata una scelta oculata, avere così trasformato i vecchi avancarica. Comunque, come tutte le armi ad ago dopo il DREYSE, il Carcano era nato morto. Al ministero della guerra lo sapevano così bene che, fin dal 1866 era stata nominata una commissione apposita per scegliere un fucile a retrocarica moderno. Intanto i Remington pontifici finirono ai Bersaglieri. Raccontarvi la sequela delle prove diventa una sbrodazza. Vennero anche provati i VETTERLI svizzeri a ripetizione (serbatoio tubolare) ma, sui rinculi prolungati, le munizioni nel serbatoio si acciaccavano e davano dei problemi.
LE FABBRICHE: TORRE ANNUNZIATA
È la prima a sperimentare la costruzione in serie. Nel 1874 la produzione massima giornaliera è di 100 armi. dal 1875 si scende a 30 pezzi per drastica riduzione del personale. La fabbrica si specializza in produzione di parti di ricambio e la riparazione di armi rotte. Dal 1872 al 1890 potrebbe aver prodotto 72.000 pezzi
TORINO e BRESCIA da Rotasso-Ruffo non riesco a capire se insieme facevano 100 pezzi al giorno o i 100 li faceva solo Torino. Quindi da 172.000 a 344.000 fra il 72 ed il 90
TERNI viene appositamente costruita fra il 1871 ed il 1880 anno in cui entra in produzione con lo M.70. successivamente produceva 25 m. 70/87 all’ora. dall’80 al 90 potrebbe aver fatto un massimo di 240.000 pezzi. Analizzando però le matricole e supponendo che sia partito da K, KA, KB etc x 10.000 dall’80 all’87 = KL fanno 110.000 + la successiva produzione di ritmo dall’88 al 90 di 72.000, fanno in tutto 182.000 quindi fino ad un ipotetico KU
GLISENTI quanti ne ha fatti? da A a D x 10.000 fanno 40.000
TOTALE azzardiamo un massimo teorico di 696.000? questo ragionando sulla capacità produttiva. Se ci mettiamo a fare i conti con le LETTERE matricolari in sequenza da A per 21 ogni lettera x10.000 mettiamo insieme più fucili che abitanti, quindi non è una strada al momento percorribile.
(il 30.03.1886 con atto 32 si disponeva la matricolazione delle armi bianche COSI’ COME FATTO PER LE ARMI DA FUOCO di numerarle da 1 a 9999 distinguendo ogni serie con una lettera dell’alfabeto)
Comunque la ripetizione era ritenuta prematura. Alla fine della favola, dopo la metà del 1871 si decise l’adozione del VETTERLI monocolpo mod.1870 cal. 10,35 (10,35x47,5R) che con palla in piombo da grammi 28,28 e 4,01 di nera, usciva intorno ai 410 metri al secondo. I commentatori blasonati concordano col dire che, per i tempi, fu una buona scelta.
Nel 1889 la palla diventa di 16 grammi e incamiciata, spinta da 2grammi e 40 di balistite. Era prevista la ricarica ed il bossolo veniva adeguatamente contrassegnato ogni volta.
IL NOSTRO ESEMPLARE:
VETTERLI MOSCHETTO DA CARABINIERI REALI MOD. 1870 BRESCIA 1887 ( UNO DEI PRIMI) MOMOMATRICOLA AC 259 ANCHE LA BAIONETTA.
COMPLETO DI LAMIERACOPRIOTTURATORE. SICURA VITALI. PROBABILMENTE NE SONO STATI COSTRUITI NON PIU' DI 25.000
ECCELLENTI CONDIZIONI DI DI FERRI, LEGNI E RIGATURA