'91 MODELLO 38 CALIBRO 7,35 GLI STUDI PER UN FUCILE “moderno” ERANO COMINCIATI NEL ’35 IMPOSTATI SUI SEGUENTI PARAMETRI: GIUGNORE CALIBRO, ARMA PIU’ MANEGGEVOLE, ALZO FISSO. COME CALIBRO SI APPRODA AL 7,35x51 DI BUONE PRESTAZIONI: PRATICAMENTE SI INFILA UNA PALLA PIU’ GROSSA NEL BOSSOLO DI PRIMA COSI’ NON SI DEVONO CAMBIARE NE’ I PACCHETTI, NE’ GLI OTTURATORI; PER LA MANEGGEVOLEZZA SI ARRIVA A 102 cm. PER kg. 3,45 E L’ALZO SI METTE FISSO A 300 mt. COME DISTANZA MEDIA DI COMBATTIMENTO ( già da tempo alcuni studi sostenevano che il soldato in azione non si cura PIÙ dell’alzo ) e si decide la modifica di tutto in questo calibro. Ovviamente per cercare di limitare il pasticcio dei due calibri su armi identiche , si STAMPERÀ poi sul calcio bello grosso CAL. 7,35. ho detto poi non a caso, difatti i primi fucili 38 nascono senza questa scritta. Difatti quelli mandati in FINLANDIA nel 1939/40 NON HANNO QUESTA MARCATURA. Anche PERCHÉ i primi fucili 38, erano i soli in 7,35 e non c’era quindi POSSIBILITÀ alcuna di confusione. Che invece è nata dopo, quando si è cominciato a farli in 6,5 o fare in 7,35 il TS ed il CAVALLERIA (la sola tacca di mira differente poteva non essere sufficiente a distinguerli) Dal 1938 al 40 sembra ne siano stati prodotti 285.000 nei diversi modelli come segue.
IL NOSTRO ESEMPLARE |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
TERNI 1939/XVII. MTR.M717 FUCILI INCROCIATI DERIVATO DA ARMA DEL 1917. CALCIO TIMBRATO E MONOMATRICOLA. BUONE CONDIZIONI, BRETELLA FUORI ORDINANZA (GIL?). |